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Sapienza si muove

A Sapienza si muove presentato il Piano Universitario della Mobilità sostenibile.

Redatto da un team di esperti del Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica

L’universo Sapienza guarda al proprio futuro sostenibile e lo fa con un nuovo Piano di mobilità, a 19 anni di distanza dal primo documento dell’Ateneo. Presentato di fronte a una nutrita platea di studenti, professori ed esperti giovedì 21 novembre, durante il Convegno Sapienza si muove organizzato all’Aula Gini di Scienze statistiche, in Città universitaria.
Dieci obiettivi, cinque macro aree - smart strategies, mobilità pedonale e ciclistica, trasporto pubblico locale e privato - e ventuno azioni più specifiche, il piano redatto da un team di esperti del CTL ha l’obiettivo di migliorare le modalità di spostamento delle circa 130mila persone tra studenti e dipendenti Sapienza che ogni giorno si muovono tra la città universitaria e le sedi dislocate in diverse zone della capitale.
A inaugurare il Convegno è stato il Prorettore vicario, Prof. Renato Masiani che ha lasciato la parola all’Assessore alla Città in movimento Pietro Calabrese e al presidente e Ad di Roma Servizi per la mobilità. Abbiamo proposto - spiega Brinchi- lo studio di percorsi ciclopedonali per collegare le facoltà alle stazioni metroferroviarie. Essi saranno fondamentali, insieme al potenziamento della rete del trasporto pubblico, per incentivare modalità di spostamento sostenibili”.
Nella prima parte del Convegno è stato delineato un quadro dettagliato degli spostamenti di studenti e dipendenti. “Tutto è iniziato nel 2017 – afferma l’ingegnere Maria Rosaria Saporito – È stato inviato un questionario a 108mila studenti e a 23mila dipendenti, ottenendo una risposta dal 14 per cento degli studenti e dal 41 per cento del personale. L’elaborazione ci ha permesso di acquisire conoscenze sulle caratteristiche di spostamento università- casa e viceversa, sui tempi, sui mezzi, ma anche informazioni sulla sicurezza stradale”.
Un ‘app per il car pooling, il teleworking, le velostazioni, campagne sulla sicurezza stradale: questi sono solo alcuni dei ventuno interventi previsti in un arco temporale di 5 anni. “I risultati della prima fase, le indicazioni politiche internazionali, europee, nonché quelle della Rete delle Università Sostenibili (RUS ndr) e di RomaCapitale - sottolinea il direttore del Ctl, il Prof. Luca Persia - hanno portato a definire gli obiettivi specifici del Sustainable University Mobility Plan(il Piano Universitario della mobilità sostenibile).